L’epidemia di coronavirus in Cina e nel resto del mondo sta avendo un forte impatto sul settore produttivo, la logistica e il trasporto di merci a livello globale. Se il blocco degli aerei cargo tra Italia e Cina è stato rimosso a inizio febbraio, molte compagnie aeree hanno ridotto i voli passeggeri, con una conseguente riduzione di stiva e un incremento dei voli charter speciali per la spedizione di merci. Per fronteggiare il calo dei flussi commerciali a livello globale, nelle scorse settimane molti vettori marittimi, in particolare le navi portacontainer, hanno cancellato diverse tratte. Nei prossimi mesi è prevista una diminuzione di circa il 30% nelle toccate delle navi di linea a Porto Marghera. L’epidemia di Coronavirus ha avuto pesanti ripercussioni anche sul trasporto via gomma in Italia, con una riduzione delle commesse, ritardi e difficoltà nelle spedizioni, dovuti al blocco della circolazione di merci e alla riduzione del personale residente nelle zone rosse (Lombardia e Veneto). Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli hanno convocato per il 4 Marzo un tavolo tecnico con le più importanti associazioni di categoria, per esaminare le problematiche causate dall’emergenza coronavirus al settore della logistica e dei trasporti. In un comunicato stampa, Confetra ha reso note le decisioni scaturite dall’incontro:
- L’emanazione di alcune linee guida riguardanti il contagio tramite le merci da parte dello specifico comitato tecnico-scientifico che opera a supporto del Ministero della Salute. Molti Paesi pretendono infatti una certificazione riguardante l’origine delle merci, pena il blocco delle spedizioni alla frontiera;
- La realizzazione di un vademecum sui comportamenti da tenere nei luoghi di lavoro per contrastare la diffusione del virus Covid-19;
- Il miglioramento delle regole sull’ingresso e l’uscita delle merci dalle zone isolate e la semplificazione delle relative procedure.
EAAMS monitora quotidianamente la situazione riguardante l’emergenza Coronavirus allo scopo di minimizzare il suo impatto sulla catena di distribuzione e continuare ad offrire un servizio efficiente alla propria clientela.