“Dual use” e cornice normativa

Per “beni a duplice uso” si intendono prodotti, software e tecnologie progettati per impieghi civili che possono essere utilizzati anche per scopi militari, di intelligence o di applicazione della legge. In Unione europea la materia è regolata dal Regolamento (UE) 2021/821, che disciplina controlli su esportazione, intermediazione, assistenza tecnica, transito e trasferimenti intracomunitari. È la cornice normativa di riferimento per chi esporta componenti, apparecchiature, software, dati tecnici e servizi collegati. In Italia l’Autorità nazionale competente è l’UAMA (Unità per le Autorizzazioni dei Materiali d’Armamento), che rilascia le autorizzazioni previste per i beni a duplice uso, oltre a presiedere il comitato interministeriale che esprime pareri sulle operazioni sensibili. Conoscere canali e prassi di UAMA è quindi essenziale per impostare correttamente le pratiche autorizzative.

Come cambia il lavoro dello spedizioniere doganale

Per EAAMS, che assiste esportatori nella predisposizione delle dichiarazioni e nella gestione dei rischi, l’export control “dual use” incide su tempi, responsabilità e flussi documentali. In sintesi:

->Verifica di classificazione: occorre stabilire se il bene, il software o la tecnologia rientrino nell’Allegato I del Reg. 2021/821 (inclusi sensori, valvole, cifratura, elettronica avanzata, droni, ecc.). La classificazione determina la necessità di licenza. L’Allegato I è dinamico e viene aggiornato periodicamente con regolamenti delegati.

->Valutazione “catch-all” e soggetti coinvolti: anche beni non listati possono richiedere autorizzazione in presenza di end-use/end-user a rischio o di misure restrittive. In questi casi è determinante lo screening su paesi, controparti e destinazioni d’uso.

->Canale autorizzativo: se il bene è listato o scatta una misura “catch-all”, si verifica la necessità di licenza (individuale, globale, o altra forma prevista) presso l’Autorità nazionale. In Italia l’istanza passa per UAMA secondo le procedure vigenti.

Dal check al DAU: il flusso operativo EAAMS passo per passo

->Product & tech screening (classificazione) Raccolta schede tecniche, data sheet, parametri di performance, codici NC/TARIC e verifica contro le voci dell’Allegato I. Quando necessario, coinvolgimento del produttore per chiarimenti tecnici e della funzione legale per valutare vincoli contrattuali su export control. 

->End-user, end-use e country screening Valutazione delle liste di restrizione (sanzioni, embarghi, misure settoriali) e della destinazione d’uso finale. Se emergono red flag, si interrompe il processo o si attiva la via autorizzativa. 

->Licenze e autorizzazioni (se dovute). Per beni listati o casi “catch-all” si richiede la licenza pertinente all’Autorità nazionale. Le autorizzazioni possono essere individuali o di altro tipo a seconda di bene, frequenza dell’export e destinazioni. Compilazione dichiarazione doganale (DAU/SAD).

Per la merce non dual-use si deve attestare che il prodotto non è incluso nelle liste dual-use. 

Merce dual-use con licenza: si riportano in casella 44 gli estremi dell’autorizzazione rilasciata dall’Autorità competente, secondo le istruzioni doganali e gli specifici codici documento applicabili. 

Conservazione documentale e tracciabilità

Archiviazione di schede tecniche, autocertificazioni, end-use statement, licenze, evidenze di screening. La tracciabilità è fondamentale in caso di controlli a posteriori. 

Rischi e sanzioni: perché servono procedure robuste

La violazione dei controlli su beni a duplice uso espone a sanzioni severe, economiche e penali, e alla sospensione delle autorizzazioni. Per ridurre il rischio, EAAMS promuove procedure standardizzate e controllo qualità sulle dichiarazioni, in linea con la normativa UE e con le prassi delle autorità competenti. Monitorare gli aggiornamenti delle misure restrittive è cruciale: gli elenchi cambiano e possono includere nuove categorie tecnologiche. 

EAAMS affianca le PMI lungo tutto il ciclo dell’export control: analisi tecnica e classificazione, valutazioni di rischio su destinazioni e controparti, gestione licenze con l’Autorità competente, corretta valorizzazione della casella 44 del DAU e presidio documentale. L’obiettivo è duplice: conformità normativa e continuità operativa, così che le imprese possano servire mercati internazionali ad alta tecnologia senza esporsi a blocchi, ritardi o sanzioni. In un quadro regolatorio in evoluzione, aggiornato dal Regolamento (UE) 2021/821 il valore sta nella prevenzione: processi chiari, responsabilità definite e un partner doganale capace di trasformare la compliance in un vantaggio competitivo.

EAAMS: efficienza e professionalità dalla parte del cliente

L’obiettivo di EAAMS – attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica, delle spedizioni internazionali e dell’assistenza fiscale e doganale alle imprese operanti in Italia – è da sempre quello di rendere più snelle e sicure le procedure relative a qualsiasi tipologia di movimentazione mediante la gestione di ogni adempimento burocratico e fiscale.

EAAMS – il team di esperti nelle spedizioni nazionali ed internazionali – è infatti in grado di offrire un servizio specializzato e personalizzato per soddisfare qualsiasi particolare esigenza del cliente e per garantirgli sempre i più elevati standard di sicurezza.

In questo modo è possibile operare sempre nel massimo rispetto delle normative più recenti e poter immettere in totale sicurezza i propri prodotti sul mercato.

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