In questi ultimi tre anni abbiamo assistito ad un repentino mutamento degli scenari nazionali ed internazionali e ciò è avvenuto in tutti i settori. La pandemia iniziata nel 2020 ha bruscamente modificato non soltanto i nostri stili di vita, ma è andata ad incidere pesantemente sulla vita economica mondiale.

Il comparto shipping è stato anch’esso travolto dallo shock pandemico: basti pensare che il 2020 ha registrato uno dei maggiori cali dei volumi commerciali e di produzione industriale dalla Seconda guerra mondiale in poi. Oggi, dopo tre anni di profonda crisi ed incertezza, il commercio globale è tornato ai livelli pre-pandemia.

Già nel 2021, quindi pochi mesi dopo lo shock determinato dalla presenza del Covid, il commercio ha ripreso la sua crescita. Crescita repentina quanto la precedente caduta e dettata dal considerevole aumento della domanda mondiale di merci ordinate online.

Anche il 2022, sconvolto dall’avvento della guerra tra Russia e Ucraina ha registrato un  traffico merci “regolare”, cioè pari a quello che sarebbe stato senza pandemia e senza guerra. Resta però alta la volatilità nel settore, anche se è doveroso rammentare la centralità del trasporto merci nell’ambito dell’economia mondiale.

I dati parlano chiaro: ogni anno vengono trasportate via nave circa 11 miliardi di tonnellate di merci, ovvero l’equivalente di circa 1,5 tonnellate di merci a persona. Le spedizioni rappresentano infatti l’80% delle esportazioni e importazioni totali in volume e circa il 50% in valore.

Per l’Unione Europea sono dati economici di fondamentale importanza: il trasferimento di beni e materiali mediante il traffico marittimo rappresenta lo zoccolo duro imprescindibile di questo momento storico.

Il traffico marittimo settore trainante a livello mondiale

Circa il 90% del commercio mondiale in termini di volume e oltre il 70% in termini di valore avviene di fatto via mare. I dati pre pandemici dell’organizzazione delle Nazioni Unite parlano di oltre 11 miliardi di tonnellate di merci trasportate nel 2019, con un valore stimato di 14 trilioni di dollari, ma ad oggi stiamo assistendo ad una netta quanto rapida ripresa dei volumi.

Certo, le flessioni ci sono state: nel 2022 il traffico container nel mondo, al netto delle attività di trasbordo e feeder, è stimato in 173,3 milioni di TEU, meno 3,9 per cento rispetto al 2021. I flussi in export sono calati, dopo la ripresa del 2021, rispetto all’anno della pandemia. I flussi in export sono diminuiti in tutte le aree geografiche, con l’eccezione dell’Africa Sub-sahariana.

Diminuito anche il traffico infra-regioni (-1,9%), anche se in modo meno significativo. Nel 2022 la situazione del traffico marittimo è lentamente migliorata ed anche il ritardo delle navi sugli orari previsti è calato. I porti italiani hanno registrato movimentazioni per circa 11,5 milioni di TEU con una crescita del 2,4 per cento sullo scorso anno.

Shipping e cambiamenti: dalla digitalizzazione alla transizione energetica

Decisivi, per accelerare il circolo virtuoso post pandemico, alcuni cambiamenti fondamentali che hanno interessato il comparto marittimo.

La digitalizzazione delle catene di approvvigionamento globali, l’integrazione verticale e orizzontale lato mare – con le compagnie di navigazione –  e lato terra con i porti, i terminalisti e gli spedizionieri.

Oltre alla transizione energetica e alla necessità di decarbonizzare il trasporto marittimo. In questi momenti di congiunture geopolitiche non ancora perfettamente favorevoli, è  fondamentale potersi avvalere di figure altamente specializzate.

In questi tre anni di pandemia E.A.A.M.S. non ha mai abbassato la guardia ed ha continuato ad investire nella formazione dei propri doganalisti. Gli scenari attuali richiedono infatti capacità di aggiornamento continuo, flessibilità e profonda conoscenza di tutti i nuovi obblighi di legge per la movimentazione delle merci.

La consulenza degli specialisti doganali E.A.A.M.S. 

Il focus di E.A.A.M.S. è sempre sul cliente: un’attenzione costante per garantire i migliori risultati.

Grazie alla consulenza degli specialisti doganali E.A.A.M.S. è infatti possibile semplificare i processi amministrativi, fiscali e commerciali per agevolare lo scambio internazionale di merci. La formazione doganale puntuale e specifica dei nostri spedizionieri permette altresì di ridurre drasticamente tempi, costi ed errori.

Un beneficio condiviso da tutti, tanto dalle case di spedizione quanto dalle grandi società o dalle PMI. Ancor più in questi momenti di ripresa del comparto shipping dopo le flessioni degli anni precedenti.

Gli spedizionieri E.A.A.M.S. sono infatti professionisti completi ed aggiornati in grado di recepire le nuove normative e di metterle al servizio della propria clientela. L’obiettivo di E.A.A.M.S. – attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica, delle spedizioni internazionali e dell’assistenza fiscale e doganale alle imprese operanti in Italia – è da sempre quello di rendere più snelle e sicure le procedure relative a qualsiasi tipologia di movimentazione mediante la gestione di ogni adempimento burocratico e fiscale.

E.A.A.M.S. – il team di esperti nelle spedizioni nazionali ed internazionali – è infatti in grado di offrire un servizio specializzato e personalizzato per soddisfare qualsiasi particolare esigenza del cliente e per garantirgli sempre i più elevati standard di sicurezza.

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