Il dazio doganale in Italia e nell’Unione Europea
Dazio uguale dare: il termine deriva dal latino datio ed è utilizzato ancora oggi per indicare un’imposta indiretta applicata sul valore di tutti i prodotti importati ed esportati dal paese che lo impone. Già nel Medioevo i dazi rappresentavano la principale entrata economica: oltre ai pagamenti per il flusso di beni da un paese all’altro, si aggiungevano tasse direttamente sulle merci.
Al giorno d’oggi il dazio costituisce un introito fiscale per lo Stato e viene pagato normalmente alla dogana dall’importatore o dall’esportatore tramite dichiarazione doganale. In Italia il dazio doganale è generalmente compreso tra lo 0 e il 20% e viene calcolato tenendo conto del valore reale dell’articolo, delle spese di spedizione e dell’assicurazione.
Il codice a dieci cifre denominatio Taric consente l’identificazione di ogni tipologia di prodotto e di calcolare l’aliquota doganale in percentuale secondo le tabelle merceologiche introdotte dal Reg. (CEE) n. 2658/87 alla prima dogana di ingresso nell’Unione.
I dazi doganali possono essere imposti sia sul prodotto in importazione sia su quello in esportazione.
Per esempio i Paesi economicamente poco sviluppati e ricchi di risorse naturali, come molti Stati dell’Africa, hanno optato per questa scelta a supporto della propria economia nazionale.
Malgrado ciò, nella maggior parte dei casi i dazi vengono imposti sulla merce in importazione.
Naturalmente il motivo risiede nel tentativo di privilegiare le industrie e le produzioni nazionali e di scoraggiare, quindi, l’importazione di prodotti esteri.
Dazio ad valorem e dazio specifico
Abbiamo il dazio ad valorem, una tassa calcolata in percentuale al valore del bene importato e si conteggia sul valore della fattura. Se durante un controllo alla Dogana dovesse emergere una mancata corrispondenza tra quanto pagato ed il valore della merce, quest’ultima sarà rivalutata e il dazio calcolato sulla base della nuova valutazione.
Il dazio specifico è invece calcolato in rapporto al peso, alla lunghezza, alla capacità o al volume delle merci introdotte nello Stato. E’ quindi derivante non dal valore, bensì dalle caratteristiche fisiche del prodotto. L’Unione doganale dell’Unione Europea fin dal 1968 agevola gli scambi commerciali tra i suoi paesi membri.
Le autorità doganali di tutti i 27 paesi membri collaborano al pari di un’entità unica e non applicano tariffe tra di loro. Oltre a ciò applicano le stesse tariffe alle merci importate nel loro territorio dal resto del mondo. Tradotto per l’Unione Europea significa che non si applicano dazi doganali alle merci trasportate da un paese all’altro.
Alle frontiere esterne si applica infatti una tariffa doganale comune, unita alla Tariffa Integrata Comunitaria (TARIC), alle merci provenienti dai paesi terzi.
E.A.A.M.S.: controlli doganali a tutela dei consumatori
I controlli doganali alle frontiere esterne dell’UE sono di fondamentale importanza per la tutela dei consumatori che possono così essere al sicuro da merci e prodotti potenzialmente pericolosi o nocivi per la salute.
I controlli si estendono anche agli animali e all’ambiente e contrastano il commercio illegale di specie a rischio di estinzione o potenzialmente pericolosi per malattie vegetali e animali. Le autorità doganali collaborano inoltre fattivamente con i servizi di politica e di immigrazione nella lotta contro la criminalità organizzata ed il terrorismo.
Importazione di merci provenienti da paesi extra UE Quando acquistiamo un prodotto da un’azienda non facente parte dell’Unione Europea, di fatto importiamo un bene per la sua immissione in libera pratica nel territorio doganale dell’Unione. Nella maggior parte dei casi è previsto il pagamento dei dazi e dell’IVA del paese di destinazione per la sua immissione in consumo.
Il dazio costituisce sovente una parte rilevante nelle transazioni commerciali e deve essere comunicato, in sede contrattuale, all’altra parte. Le tasse di importazione sono di solito a carico del compratore ed escluse dalle spese di spedizione. E’ naturalmente possibile accordarsi in modo differente e far sì che le spese per gli adempimenti relativi allo sdoganamento del prodotto risultino a carico del venditore.
Al fine di movimentare correttamente le merci all’interno e fuori dall’Unione Europea è fondamentale affidarsi a personale esperto come gli spedizionieri doganali E.A.A.M.S.
Per concludere con successo le operazioni richieste, “il manager della dogana” deve poter padroneggiare gli iter burocratici nel rispetto delle normative vigenti. Considerata la delicatezza e l’importanza strategica delle mansioni svolte dallo spedizioniere doganale, meglio sempre affidarsi esclusivamente a professionisti seri e preparati.
Spedizionieri doganali E.A.A.M.S.: competenza e professionalità al servizio dei clienti
E.A.A.M.S. – gli spedizionieri doganali – da oltre 40 anni offre ai suoi clienti competenze sempre al passo con i tempi per garantire servizi rapidi, sicuri ed efficienti.
Lo spedizioniere doganale E.A.A.M.S. possiede le competenze più idonee per assistere i suoi clienti nel disbrigo di tutte le pratiche burocratico amministrative e degli adempimenti fiscali e doganali per il rilascio della prescritta documentazione AWB (Air Waybill).
Lo spedizioniere E.A.A.M.S. è un professionista completo che diventa di fatto il trait d’union indispensabile tra azienda esportatrice/importatrice e il complicato mondo delle spedizioni.
L’obiettivo di E.A.A.M.S. – attiva da oltre 40 anni nel settore della logistica, delle spedizioni internazionali e dell’assistenza fiscale e doganale alle imprese operanti in Italia – è da sempre quello di rendere più snelle e sicure le procedure relative a qualsiasi tipologia di movimentazione mediante la gestione di ogni adempimento burocratico e fiscale.
E.A.A.M.S. – il team di esperti nelle spedizioni nazionali ed internazionali – è infatti in grado di offrire un servizio specializzato e personalizzato per soddisfare qualsiasi particolare esigenza del cliente e per garantirgli sempre i più elevati standard di sicurezza.
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